La World Meteorological Organization (WMO), all’interno del proprio bollettino recentemente pubblicato, ha dichiarato
nel 2011 vi è stato un nuovo record per quanto concerne la
quantità di gas a effetto serra che è stata rilasciata: si tratta di un
aumento del 30% rispetto ai livelli registrati nel 1990 che rischia di avere un effetto devastante sul riscaldamento globale.
Dal report si evince inoltre che l’
80% dell’aumento della quantità dei gas a effetto serra sarebbe imputabile alla
CO2. Dall’inizio dell’industrializzazione a oggi, sono infatti circa
375 miliardi le tonnellate di carbonio che sono state rilasciate nell’atmosfera sotto forma di CO2.
Una metà di queste viene
assorbita dalla biosfera terrestre.
In questo modo, non solo
aumenta il grado di acidità degli oceani, ma le
interazioni tra i gas a effetto serra e la biosfera risultano così essere
tantissime e, per essere assorbite al massimo, necessitano di una
migliore capacità di monitoraggio.
Proprio per questo motivo, l’organizzazione si avvale della
Global Atmosphere Watch Network, ossia una rete tra
più di 50 Paesi in tutto il Mondo, grazie alla quale è possibile ottenere dati e misurazioni accurate sulla concentrazione dei gas serra, sulla loro origine e sulle reazioni chimiche che esse provocano.
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