Semplificazione normativa, coinvolgimento di tutti gli stakeholders che hanno a che fare con l'ambiente, compreso il mondo agricolo e chi si occupa della gestione del territorio e della tutela ambientale, anche in ottica regolatoria, funzione tipica degli Enti parco.
Poggia su questi capisaldi la messa a punto di un "fronte comune" per prevenire e, quindi, contrastare tutte le specie di reati ambientali, a partire da quelli più circoscritti, che minano le sorti del nostro territorio. E' quanto hanno sottolineato a Lecco,
gli assessori di Regione Lombardia all'Ambiente, Energia, Reti, Sistemi Verdi e Paesaggio Leonardo Salvemini e all'Agricoltura Giuseppe Elias, intervenendo al convegno di apertura delle 'Giornate dell'ambiente e dell'energia', organizzate, con il contributo della Camera di Commercio e della Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Lecco.
"Con 31.000 aziende e 1 milione di ettari -
ha detto l'assessore Elias - l'agricoltura ha bisogno di terreno sano per nutrire. E se oggi il settore copre il 40 per cento del fabbisogno alimentare lombardo, "in futuro sarà ancora più determinante, con la produzione mondiale che tende più verso la scarsità di prodotti alimentari".
"In un contesto complesso e anche confuso sotto il profilo tecnico e normativo -
ha detto Salvemini - la semplificazione amministrativa è una delle chiavi per aiutare le imprese a prevenire tutta una serie di illeciti ambientali di tipo colposo, a negligenze evitabili".
Processo che comporterebbe
una riduzione di costi per le aziende stesse, alleggerite da ulteriori carichi burocratici e procedimentali. "Questa semplificazione - ha aggiunto Salvemini - deve sposare il principio di precauzione e di tutela dell'ambiente: aspetto che ispira l'azione di Regione Lombardia sui tavoli di confronto sia ministeriali che europei, perché si arrivi concretamente a una semplificazione coerente con la tutela dell'ambiente".
C'è poi l'aspetto della
piccola criminalità, "che sfugge al controllo di routine - ha osservato Salvemini - ma che diventa oggetto di attenzione da parte della criminalità malavitosa. Occorre, pertanto, tra le varie misure, mappare il territorio ed evidenziare i siti di conferimento preferiti dalla microcriminalità, che hanno un impatto sull'ambiente estremamente pregiudiziale. Su questi ambiti giocheremo la nostra partita anche con la collaborazione di associazioni ambientaliste, come ad esempio Legambiente, che sono molto attive su questo fronte".
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