Ha preso
ufficialmente il via a
Doha, la capitale del Qatar, la
18esima Conferenza delle Nazioni Unite sui
mutamenti climatici.
Alla kermesse partecipano circa
17mila delegati in rappresentanza di quasi
200 Paesi e organismi internazionali. Fino al
prossimo 7 dicembre si discuterà degli eventuali progressi registrati nel processo di riduzione delle
emissioni di gas-serra, nonché dell’adempimento degli impegni assunti dai singoli governi.
Secondo gli esperti, gli eventi eccezionali ed estremi come la
tempesta Sandy che meno di un mese fa ha letteralmente devastato gli Stati Uniti nord-orientali, rischiano di diventare di ordinaria amministrazione se gli sforzi per preservare il clima non sortiranno successo.
A inaugurare i lavori, il ministro degli esteri sudafricano,
Maite Nkoana-Mashabane, che già lo scorso anno aveva presieduto il vertice di Durban.
È la prima volta che la conferenza dell’Onu si tiene in Medio Oriente.
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