Entro il 2020 i ghiacci artici potrebbero sparire del tutto.
A confermare l’allarmante notizia è l’
Esa che, attraverso i nuovi dati del
Satellite CryoSat-2, ha scoperto che lo stato di salute dell'Artico è
ben più preoccupante di quanto ci si aspettasse.
I dati forniti dal satellite dell’Agenzia spaziale europea sono poi stati analizzati da un team di ricercatori dello
University College di Londra: gli studiosi hanno stimato che il volume del ghiaccio del mare Artico negli ultimi 10 anni è diminuito notevolmente e continuerà a farlo.
Il punto più basso è stato toccato nelle scorso mese di settembre, con circa 3610 Km quadrati di ghiaccio. Il satellite è stato in grado di misurare tali diminuzioni di volume grazie al
SIRAL (
SAR/Interferometric Radar Altimeter), un altimetro radar ad alta risoluzione che invia impulsi di energia a microonde verso il ghiaccio. Katharine Giles, co-autore dello studio, ha così dichiarato: “I dati mostrano che lo spessore del ghiaccio marino è ormai invisibile in un'area a nord della Groenlandia, nell'arcipelago canadese e a nord-est delle Svalbard”. “Altri satelliti hanno già dimostrato piccole aree nella zona coperta dal ghiaccio marino artico a causa del riscaldamento del clima, ma CryoSat permette agli scienziati di stimare il volume di ghiaccio marino, un indicatore molto più accurato dei cambiamenti in atto nella regione artica”, ha aggiunto
Tommaso Parrinello, Manager della missione
CryoSat. La ricerca è stata pubblicata online su
Geophysical Research Letters.
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