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Zanonato apre al nucleare: se gestito bene, perché no?

Pubblicato il: 03/05/2013
Autore: Redazione GreenCity
Legambiente: “Pessimo inizio per il ministro. Le fonti rinnovabili sono la via maestra per uscire dalla crisi”.
"Non mi piace quando si enfatizzano le cose demonizzandole. L’energia nucleare è una forma di energia, se si può gestire non è sbagliata di per sè". È quanto ha affermato il ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato durante la trasmissione radiofonica Un giorno da Pecora su Radio 2. 
“In Italia non ci sono siti adatti per costruire centrali nucleari e va rispettato il referendum che nel giugno del 2011 ha sancito il no degli italiani all'energia nucleare. Comunque- aggiunge il titolare del Dicastero di Via Veneto- non mi piace demonizzare ideologicamente questo tipo di energia che viene prodotta in molti altri Paesi del mondo”.
"Se in Italia avessimo i siti adatti, perché no?" ha poi concluso il ministro. 
“Non è di certo un buon inizio quello del ministro Zanonato, che dice di non demonizzare il nucleare. Il futuro del Paese si gioca sulle fonti rinnovabili e non sul nucleare, un dibattitto vecchio e superato e a cui gli italiani, con il referendum del 2011, hanno ribadito con fermezza il loro no all’atomo. E ora di guardare avanti puntando sulle fonti rinnovabili e su una buona politica energetica, che rappresentano la via maestra che si deve percorrere per rendere l’Italia più competitiva”, così Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, sulla dichiarazione del ministro dello Sviluppo Economico Zanonato.
“Le fonti pulite – continua Cogliati Dezza- permettono di ridurre la dipendenza dai fossili e le emissioni di gas serra, creando tra l’altro nuova occupazione. E a dimostrare ciò è la costante crescita nei comuni italiani della produzione di energia da fonti pulite, un produzione che rappresenta una fronte importante non solo per contribuire al fabbisogno energetico dell’Italia e alla salute dell'ambiente, ma anche una fonte di introito significativa per i comuni italiani. Dunque ci auguriamo che il ministro Zanonato si muova in questa direzione, perché investire su innovazione e green economy significa guardare al futuro”.

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Categorie: Ambiente

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