Arctic 30 trasferiti da Murmansk a San Pietroburgo
Pubblicato il: 04/11/2013
Autore: Redazione GreenCity
Greenpeace: "Le autorità giudiziarie russe non hanno ancora formalmente ritirato le accuse di pirateria nei confronti degli attivisti detenuti, nonostante avessero affermato la loro intenzione di farlo".
Greenpeace ha detto di aver appreso da fonti diplomatiche che i 30 attivisti detenuti in Russia a seguito di una protesta pacifica contro le trivellazioni nell’Artico, stanno per essere trasferiti dal centro di detenzione in cui si trovano attualmente - a Murmansk - a
un carcere di San Pietroburgo. Secondo greenpeace gli avvocati dei 30 non sono a conoscenza delle motivazioni di questo trasferimento.
Il Direttore esecutivo di Greenpeace International,
Kumi Naidoo ha affermato: “Queste persone semplicemente non dovrebbero essere in galera, dovrebbero essere libere di riunirsi alle loro famiglie e ricominciare con le loro vite. A differenza di Murmansk, a San Pietroburgo c’è luce anche nei mesi invernali, e famiglie e rappresentanti diplomatici potranno far loro visita più facilmente. Ma non c’è nessuna sicurezza del fatto che le condizioni di vita nel nuovo centro di detenzione siano migliori che a Murmansk, anzi, potrebbero essere peggiori. Non c’è alcuna giustificazione per prolungare la carcerazione un solo giorno di più. Si tratta di persone colpevoli solo del fatto di avere una coscienza e di aver agito per proteggere il futuro di tutti noi, e dovrebbero essere liberi.”
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