Oggi anche
Colin Russell, l’ultimo dei 30 attivisti di
Greenpeace arrestati in Russia per le proteste a difesa dell’Artico, è stato rilasciato su cauzione a San Pietroburgo al termine dell'udienza di appello, dopo che in prima istanza gli era stata prorogata la carcerazione fino al 24 febbraio. Come per gli altri attivisti, la libertà su cauzione è stata concessa dietro il pagamento di una cauzione di 2 milioni di rubli,
circa 45 mila euro. La cauzione è stata pagata con i fondi di
Greenpeace International.
“Nonostante sia un'ottima notizia, gli Arctic30 non stanno festeggiando: sono tutti ancora accusati di vandalismo, un crimine molto serio che non hanno commesso, e rischiano 7 anni di carcere" dichiara
Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia.
Entro lunedì 2 dicembre
Russia e Olanda devono far sapere cosa stanno facendo per conformarsi alla decisione vincolante del Tribunale Internazionale del Diritto del Mare (ITLOS) che, su richiesta dell’Olanda, ha ordinato al governo russo di procedere al rilascio dei nostri Arctic30 e al dissequestro della nave Arctic Sunrise, previo pagamento di un deposito cauzionale di 3,6 milioni di euro.
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