L’attuale testo della proposta di amnistia presentato dal Presidente
Vladimir Putin, in attesa del voto della Duma, non sembra beneficiare gli
Arctic30. A godere dell’amnistia sarebbero solo coloro che sono già stati condannati per vandalismo oppure le persone sotto processo per questo reato o che vi saranno condannate nei prossimi sei mesi. Gli Artcic30 non ricadono in nessuna di queste categorie.
Secondo gli avvocati di
Greenpeace la Duma dovrebbe inserire un emendamento e prevedere che l’amnistia includa anche coloro che sono accusati di
vandalismo, anche se il loro processo non è stato ancora calendarizzato. In questo modo gli Arctic30 tornerebbero a casa. Le accuse contro di loro dovrebbero cadere, naturalmente, ma se il caso si chiudesse con un’amnistia sarebbe comunque una buona notizia per 30 persone che hanno già passato
due mesi in carcere per difendere i loro ideali.
L’amnistia dovrebbe coincidere con il ventesimo anniversario dell’adozione della
Costituzione russa che cade oggi, 12 dicembre. La prima seduta della Duma per discutere della proposta del Presidente Putin è prevista invece il 17 dicembre.
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