Sono partite le operazioni di prelievo delle
5.000 tonnellate di pneumatici fuori uso abbandonate da oltre otto anni in un deposito
in zona Gianturco a Napoli, in prossimità della stazione ferroviaria: equivalenti a circa 550.000 pneumatici da autovettura, rappresentano un pericolo per la sicurezza dell’ambiente e per la salute pubblica.
L’operazione, che durerà due mesi, rientra tra le attività previste nel “Protocollo per l’attuazione di interventi di prelievo e gestione di pneumatici fuori uso abbandonati nel territorio delle province di Napoli e Caserta”, stipulato nel 2013 tra il ministero dell’Ambiente, l’incaricato del Governo per il contrasto dei roghi in Campania Prefetto
Donato Cafagna, i Comuni e le Prefetture di Napoli e Caserta e
il consorzio Ecopneus, “braccio operativo” del ministero e delle altre istituzioni in questa attività.
“Oggi – commenta
il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – diamo un altro segnale chiaro della presenza congiunta delle istituzioni di fronte ai problemi ambientali della Campania. Anche un solo copertone abbandonato per la strada è uno sfregio all’ambiente: un cimitero di pneumatici come quello che c’è in zona Gianturco è quanto di più intollerabile, perché oltre a essere un pericolo costante in pieno centro abitato, rappresenta una pessima cartolina di Napoli all’arrivo in stazione. Nelle province di Napoli e Caserta – conclude il ministro – c’è una lunga e complessa attività di recupero ambientale che stiamo portando avanti con determinazione e con tutti gli strumenti possibili, puntando anche sul riciclo come alternativa al degrado”.
Le operazioni coinvolgeranno sei aziende: due per il trasporto di pneumatici e quattro per le operazioni di frantumazione, attraverso cui è possibile ottenere acciaio e gomma riciclata per applicazioni nello sport, nelle infrastrutture, in edilizia e per molti altri usi. Il Protocollo prevede inoltre che la gomma ottenuta dal trattamento degli PFU venga messa gratuitamente a disposizione dei comuni del territorio per progetti di pubblica utilità.
Ad oggi grazie al Protocollo è stato già possibile rimuovere dalle strade di 24 comuni della
“Terra dei Fuochi” centomila pneumatici fuori uso, pari a oltre mille tonnellate di peso, assicurando un corretto recupero e scongiurando che venissero utilizzati come innesco per i roghi di rifiuti.
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