L’
Istituto Brasiliano delle Risorse Naturali Rinnovabili e Ambientali (IBAMA) ha annunciato l’annullamento della licenza di costruzione del
mega-progetto di São Luiz do Tapajós, una gigantesca diga idroelettrica che avrebbe stravolto il cuore dell’amazzonia brasiliana.
Greenpeace applaude la decisione di annullare questa licenza: la diga avrebbe causato danni irreversibili per l'ambiente e minacciato le terre e la sopravvivenza del popolo indigeno Munduruku. "Noi, gli indigeni Munduruku, siamo molto felici nell’apprendere questa notizia. Questo risultato è molto importante per noi. Ora continueremo a combattere contro le altre dighe che minacciano il nostro fiume", ha commentato Arnaldo Kaba Munduruku, rappresentante generale del popolo Munduruku.
Sono
altri 42 i progetti idroelettrici previsti per il bacino del fiume Tapajós e centinaia previsti per l’ Amazzonia, come parte di un modello di sviluppo economico aggressivo che non riconosce l'importanza di preservare le foreste. Le dighe finora costruire in Amazzonia hanno avuto impatti significativamente negativi sulle comunità indigene, l'ambiente e sono state implicate in scandali di corruzione.
"Questa è una grande vittoria per gli indigeni Munduruku, che vivono nella regione Tapajós da generazioni e le cui tradizioni e diritti erano profondamente minacciati dalla diga. È una grande vittoria anche per tutti coloro che hanno a cuore il futuro della Foresta Amazzonica e dei suoi abitanti, umani e non, e che hanno voluto sostenere i Munduruku in questa battaglia" afferma Martina Borghi, campagna foreste di Greenpeace Italia.
“Chiediamo al governo brasiliano di completare immediatamente la demarcazione ufficiale del territorio dei Munduruku e di scegliere un modello di sviluppo basato sull’efficienza energetica e l’impiego di energia veramente sostenibile, come quella solare ed eolica. Chiediamo inoltre a Siemens e tutte le altre aziende che avevano mostrato interesse a partecipare al mega-progetto di São Luiz do Tapajós di impegnarsi in favore della protezione dell’Amazzonia e di promuovere progetti lungimiranti, capaci di portare benefici all’ambiente e ai Paesi che li accolgono, invece di minacciarli” conclude Borghi.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
WWF: attrezzi da pesca fantasma mettono a...
Anche l’Olanda vieta l’uccisione dei pulcini...
Antartide: inizia la missione invernale della...
“Impronta idrica”: Italia 7° posto UE con 6.300...
Rischio idraulico: AUBAC ha aggiornato le...
WWF: l'Italia è il Paese europeo più colpito...