Greenpeace chiede di analizzare i PFAS nell'acqua erogata nelle scuole venete
Pubblicato il: 22/03/2017
Autore: Redazione GreenCity
Greenpeace ha lanciato una petizione per chiedere alla Regione Veneto di abbassare i livelli consentiti per queste sostanze nell'acqua potabile, allineandoli con quelli in vigore in altri paesi europei.
In occasione della
Giornata mondiale dell'Acqua, che si celebra oggi in tutto il mondo,
Greenpeace annuncia di aver chiesto ai dirigenti scolastici di numerose scuole primarie dell'area del Veneto di poter raccogliere e analizzare campioni di acqua potabile erogata per verificare la presenza di
PFAS (sostanze perfluoroalchiliche).
Greenpeace ha inviato richieste ai dirigenti scolastici di oltre trenta scuole primarie, situate in aree con differente grado di contaminazione da PFAS nelle province di
Vicenza, Verona, Padova e Rovigo.
"Nelle scorse settimane, in un diffuso clima di sfiducia verso le istituzioni regionali, abbiamo ricevuto richieste da parte di molti genitori di effettuare analisi indipendenti per verificare la presenza di PFAS nelle acque potabili delle scuole frequentate dai loro figli" dichiara Giuseppe Ungherese, Responsabile Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. "Greenpeace ritiene necessario garantire una tempestiva e chiara informazione ai cittadini, pertanto confidiamo in una risposta positiva da parte dei dirigenti scolastici. Accedere ad acqua sicura e non contaminata è un diritto di tutti che va difeso e tutelato, soprattutto per le fasce di popolazione esposte a maggiori rischi come i minori" conclude Ungherese.
Proprio nei giorni scorsi Greenpeace ha lanciato
una petizione per chiedere alla Regione Veneto di individuare e fermare tutte le fonti di inquinamento da PFAS.
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