Secondo il Rapporto ONRE (Osservatorio Nazionale Regolamenti Edilizi per il risparmio energetico) di
Legambiente e
Cresme, presentato oggi a Bolzano a
Klimahouse, sono già 855 i Comuni italiani che hanno modificato i propri Regolamenti Edilizi per inserire nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali: complessivamente sono 20 milioni i cittadini interessati da questo miglioramento della qualità del costruito
Dal rapporto si evince come i
regolamenti sostenibili siano diffusi oggi in tutte le Regioni italiane con forte prevalenza nelle regioni del nord: è la
Lombardia infatti a mostrare la quantità più elevata di Comuni virtuosi (227), seguita da Emilia-Romagna (con 121) dove va segnalata l'esperienza del Regolamento Edilizio condiviso da 10 Municipi della Bassa Romagna con contenuti innovativi per risparmio idrico, energetico e utilizzo delle fonti rinnovabili, cui seguono il Veneto (con 87 Comuni) e il Piemonte (68).
Tra le norme regionali più avanzate rispetto a questi temi sono da segnalare le
Province Autonome di Trento e Bolzano, dove la certificazione energetica è oggi una pratica conosciuta e diffusa e dove si è stabilito che per tutte le nuove costruzioni la classe B deve essere, per tutti i nuovi interventi, quella minima obbligatoria. Bene anche la
Regione Emilia-Romagna dove si è deciso di anticipare gli obblighi di sviluppo delle
energie rinnovabili previsti dal Decreto 28/2011 e quindi di soddisfare una percentuale crescente dei fabbisogni di riscaldamento, raffrescamento, elettricità.
Nel corso del convegno Legambiente ha anche evidenziato
i tre temi più delicati che questa prospettiva di innovazione ha davanti per potersi diffondere adeguatamente in tutta Italia.
Il primo riguarda i nuovi interventi edilizi, dove è possibile da subito stabilire un obbligo minimo di
Classe A per tutti i nuovi interventi in modo da preparare il settore delle costruzioni alla scadenza fissata al 2021 dall'UE.
Il secondo riguarda la
riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, dove si deve dare certezze agli incentivi del 55% e introdurre un nuovo sistema che premi i miglioramenti della classe energetica degli edifici, in modo da quantificare il risparmio energetico e in bolletta e sensibilizzare così le famiglie.
Infine, una regia nazionale per le regole che riguardano
l'accreditamento dei certificatori, e poi i controlli e le sanzioni da parte delle Regioni, che rappresentano una condizione imprescindibile per dare certezze al sistema e garantire i cittadini.
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