La pandemia non ferma in Italia la sensibilità verso la gestione “green” dei boschi e delle relative filiere: la conferma viene dai dati
2021 di
FSC Italia, l’organizzazione no profit che si occupa a livello globale delle attività forestali sostenibili. Lo scorso anno infatti ha visto un
aumento del 10% degli ettari di boschi gestiti in modo sostenibile (con un’attenzione sempre più forte verso la verifica degli impatti su fattori come acqua, suolo, biodiversità, stoccaggio dell’anidride carbonica e funzioni turistico-ricreative e culturali) e del
12,2% delle certificazioni di filiera (carta, arredo, imballaggi e fashion).
In Italia le foreste certificate superano i 75 mila ettari
Sono
75.213,99 gli
ettari attualmente certificati secondo gli standard FSC nel nostro Paese (su un totale di 11 milioni di ettari, dati Inventario Nazionale delle Foreste): l’aumento, rispetto all’anno precedente, sfiora il 10% e si tratta della percentuale più alta degli ultimi tre anni. Fra gli ultimi ingressi, anche foreste nel Sud Italia e nelle Isole, sia con proprietà pubbliche medio-grandi (come il Comune di Lariano a Roma e il Parco Regionale del Matese, in Campania) che con realtà private medio-piccole come il bosco misto a sughera di Gianna Masu a Tempio Pausania o le sugherete della Società Agricola Limbara e di Pianos, entrambe in provincia di Sassari. “Accanto a realtà forestali più tradizionali, nel 2021 si è assistito ad un forte interesse per la certificazione FSC da parte di realtà coinvolte nella
sughericoltura, che possono contribuire a rendere più sostenibile non solo il settore vinicolo, ma anche quelli della moda e della bioedilizia” conferma il Direttore di FSC Italia,
Diego Florian.
L’incombere della crisi climatica e la consapevolezza dell’urgenza di interventi in questo ambito, spinge inoltre sempre più a valorizzare i
servizi naturali o ecosistemici, asset fondamentale per le realtà forestali già certificate FSC che vogliono attirare potenziali investitori e promuovere gli impatti della gestione forestale responsabile su fattori come il ciclo dell’
acqua, la preservazione della fertilità del suolo, la tutela della biodiversità, la cattura della CO2 o lo sviluppo delle funzioni turistico-ricreative e culturali del bosco: l’Italia è stato il primo Paese al mondo, nel 2018, a certificarli sulle aree gestite dal Gruppo Waldplus nel Nord Italia, a cui nel tempo si sono aggiunte altre realtà, come l’Azienda Agricola Rosa Anna e Rosa Luigia a Sabbioneta (Mantova), l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste della Regione Lombardia (ERSAF), l’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve (Firenze), l’Azienda Agricola Maria Luisa Rosseghini (Cremona) e la Magnifica Comunità di Fiemme (Trento).
Sono tre le nuove realtà che nel corso del 2021 scelto questa via: Agris Sardegna (l’agenzia regionale per la ricerca in agricoltura), la Partecipanza dei Boschi di Trino (Vercelli) e la già citata Gianna Masu (Sassari).
Sempre più attenzione ai boschi nelle filiere produttive
Sono aumentati del 12,2% nell’ultimo anno i certificati di filiera FSC: al 31 Dicembre 2021 sono 3.178 e fanno riferimento alla cosiddetta Catena di Custodia (CoC); l’aumento è stato più alto degli anni precedenti, quando si attestava intorno al 10%. Sono oltre quattromila in Italia i siti produttivi coinvolti e FSC risulta essere il marchio di certificazione forestale più conosciuto, con una brand awareness del 70%, cresciuta di dieci punti percentuali in quattro anni (fonte: Ricerca Globescan sul marchio FSC, 2021). “Stiamo assistendo a una accelerazione anche in questo ambito – spiega Florian – e a una maggiore consapevolezza ambientale corrisponde la richiesta di soluzioni praticabili, sicure ed affidabili a problemi come la deforestazione e la crisi climatica”.
I settori merceologici con i maggiori incrementi si riconfermano quello del packaging (1.210 certificazioni totali, +17% rispetto al 2020 e 176 nuove certificazioni); dell’arredamento per interni ed esterni (608 certificazioni totali, +14% in un anno e un record di 99 nuove certificazioni nel 2021), del tessile (130 certificazioni totali , +39,7% e un incremento di 37 unità rispetto al 2020).
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di GreenCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Notizie che potrebbero interessarti:
Ricerca Samsung: 73% dei viaggiatori italiani...
Alpin Arena Senales: sciare in libertà
La proposta di un inverno alternativo arriva...
Outdoor con stile al Rifugio dei Marsi nella...
Agrifood Forum 2025, la 4a edizione dell’evento...
Masi Gallo Rosso dove trascorrere un romantico...