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Osservatorio “Sustainable Tourism”: 73% italiani non disposto a spendere di più per strutture green

Pubblicato il: 30/06/2022
Autore: Redazione GreenCity
Secondo l'Osservatorio “Sustainable Tourism” il 25% degli italiani ritiene che l’uso delle tecnologie digitali non abbia migliorato la propria esperienza in questo settore.
La Fondazione per la Sostenibilità Digitale, in occasione del Sustainable Tourism Summit che si terrà questo pomeriggio online, ha presentato il “Rapporto 2022 sulla Sostenibilità Digitale nel Turismo”. 
La ricerca analizza il comportamento degli italiani rispetto alle app per il turismo (dalle app per la prenotazione di alberghi ed hotel agli strumenti che migliorano l’esperienza di visita nei musei o nei luoghi di cultura), con particolare attenzione a quelle che possono migliorare il fattore della sostenibilità. 
Nello specifico lo studio analizza il comportamento delle persone rispetto a:  
  • app per la prenotazione di alberghi, hotel e B&B quali Booking, Expedia, Lastminute.com, Tripadvisor, AirB&B ed altri  
  • app per la prenotazione di strutture ricettive che danno importanza alla sostenibilità come FairBnB, Cityaround, ed altri 
  • strumenti di house sharing 
  • app per la prenotazione di musei, come Tiqets 
  • app che migliorano l’esperienza di visita in musei o luoghi di cultura come Uffizi App  
 L’Italia è una delle principali mete dei viaggi internazionali e il turismo rappresenta un settore fondamentale per l’economia del Paese producendo circa il 7,0% del PIL e il 7,1% degli occupati.” -spiega Stefano Epifani, Presidente per la Fondazione per la Sostenibilità Digitale. “Questo è un settore che ha sofferto terribilmente durante la pandemia (-51% rispetto al 2019) ma che sta ripartendo e che potrebbe ottenere grandi vantaggi dall’incontro tra sostenibilità e digitalizzazione.” – prosegue Epifani.   
Il settore occupa quasi 1,7 milioni di addetti e conta 32.730 esercizi alberghieri, 185.597 esercizi extra-alberghieri, e un flusso di clienti pari a circa 437 milioni di presenze (dati 2019).
La ricerca - che è parte dell’Osservatorio della Fondazione per la Sostenibilità Digitale - analizza i comportamenti degli italiani in relazione al turismo rapportandoli all’indice DiSI (Digital Sustainability Index), sviluppato dalla Fondazione per definire la loro propensione verso la sostenibilità e la digitalizzazione ed evidenziando come questi elementi “spostino” i comportamenti, in questo caso rispetto al turismo.
I risultati generali” – afferma Epifani “evidenziano che malgrado molti italiani dichiarano di dare grande importanza alla sostenibilità (tre italiani su quattro definiscono l’emergenza climatica una priorità assoluta) a tali convinzioni non corrisponde un reale impatto sui comportamenti quotidiani e sulle scelte. Anche quando parliamo di turismo, e specialmente quando tali scelte toccano il portafoglio. Ben il 73% degli italiani, infatti, non è disponibile a spendere di più per strutture sostenibili.”

Tra i principali risultati della ricerca: 
  • Il 30% degli italiani ritiene che le tecnologie digitali non siano utili nel contrastare il fenomeno del sovraffollamento turistico. Un dato preoccupante, che riflette una ancora scarsa consapevolezza dei cittadini italiani rispetto al potenziale ruolo del digitale nell’ambito del turismo: un quarto della popolazione – il 25% - ritiene, inoltre, che l’uso delle tecnologie digitali non abbia migliorato la propria esperienza in questo settore 
  • Il 79% degli italiani ritiene che le applicazioni di prenotazione on-line di alberghi e ristoranti consentano di scoprire mete alternative, al di fuori delle destinazioni ordinarie, supportando dunque gli operatori più piccoli. Tuttavia, allo stesso tempo, secondo il 68% degli intervistati queste stesse applicazioni concentrano l’attenzione del turista sui posti più popolari, favorendo gli operatori più grandi.  
  • Il 73% degli italiani non è disposto a spendere di più per strutture green: un dato significativo, che esprime come l’aumento delle sensibilità rispetto alle tematiche ambientali da parte dei consumatori, non vada ancora di pari passo con le scelte economiche che consentirebbero di concretizzare tale attenzione. 
  • Differenze significative sulla prenotazione delle strutture green si notano rispetto al titolo di studio e all’età: chi ha un titolo di studio elevato è maggiormente disposto a spendere di più (60%) rispetto a chi ne ha uno basso; a non voler spendere di più sono in misura maggiore le persone tra i 45 ed i 64 anni (76%) rispetto a quelle tra i 18 ed i 44 (70%). 
  • Solo il 27% degli italiani utilizza regolarmente app per prenotare strutture ricettive: il dato sale al 39% per i sostenibili digitali e scende al 17% per i sostenibili analogici 
  • L’8% degli italiani utilizza regolarmente app per prenotare strutture green e sostenibili: il dato sale al 15% per i sostenibili digitali e scende al 3% per gli insostenibili, siano essi analogici o digitali 
  • Il 19% degli italiani usa app o siti di monitoraggio della sicurezza sociale dei paesi che visita: il dato sale al 33% per i sostenibili digitale e scende all’8% degli analogici, siano essi sostenibili o insostenibili 
  • Il 31% degli italiani utilizza regolarmente app per l’acquisto dei biglietti dei musei: il dato varia tra il 49% dei sostenibili digitali ed il 17% degli insostenibili analogici 
Il 7% degli italiani utilizza regolarmente app per migliorare la propria esperienza di visita di luoghi culturali: il dato varia tra il 15% dei sostenibili digitali e l’1% dei sostenibili analogici .




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Categorie: Green Life

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