Il presidente del colosso petrolifero
Bp Lamar McKay sarà chiamato oggi a difendere la posizione della sua compagnia davanti al
Congresso degli Stati Uniti. Le accuse contro la sua compagnia sono quelle di una responsabilità esplicita nella causa del disastro ecologico, in seguito alla strategia di tagli dei costi messa in atto dalla Bp, che avrebbero favorito il risparmio a fronte di una maggiore sicurezza nelle trivellazioni.
Due deputati democratici,
Henry Waxman e
Bart Stupak, hanno esposto queste accuse, citando delle mail scritte da ingegneri della Bp che definivano senza mezzi termini il progetto "pozzo da incubo".
Saranno presenti alla audizione di McKay anche i massimi dirigenti di altri colossi petroliferi internazionali come Exxon Mobil, Chevron, ConocoPhillips e Royal Dutch Shell.
L'ormai tragicamente famosa esplosione sulla piattaforma offshore di Bp del 20 aprile ha causato la contaminazione di oltre 190 chilometri di costa, provocando danni enormi alla fauna, alla pesca e al turismo delle zone colpite.
Il presidente
Obama, di ritorno dall'ennesimo viaggio sui luoghi del disastro ecologico, terrà un discorso alla nazione dove farà il punto della situazione, come pensa di affrontare il disastro e quali saranno le future strategie USA per ridurre drasticamente la dipendenza della nazione dai carburanti fossili. Nel discorso inoltre sarà toccato anche il punto dolente dei risarcimenti che dovranno essere velocizzati.
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