Tredici mesi dopo il primo appuntamento,
tornano a Milano gli Stati Generali della Mobilità, l'evento itinerante che richiama i maggiori esperti del settore automotive con l'obiettivo di interrogarsi per dare risposte concrete a un settore che ha visto accelerare bruscamente la sua evoluzione, scardinando elementi che erano considerati una certezza. Nel corso del 2018 sono stati organizzati altri due eventi a Bari e Perugia con approfondimenti delle tematiche locali.
Il prossimo 29 marzo si riparte da Milano, con un evento che richiamerà
nella sala Orlando della sede di Confcommercio, in corso Venezia 47, i maggiori protagonisti del settore, dai costruttori e importatori di auto ai concessionari, dai giornalisti al mondo delle infrastrutture legate alla mobilità.
Gli Stati Generali della Mobilità, promossi da
Federmotorizzazione e Assomobilità Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, hanno contribuito ad approfondire i temi per la ricerca di soluzioni per un settore che si muove tra incognite e nuove frontiere.
Sono proprio le prime evidenze concrete ad avere convinto Simonpaolo Buongiardino, promotore dell’evento e Presidente di Federmotorizzazione e Assomobilità, a rinnovare l'impegno anche nel 2019. Una tra le prime emergenze da affrontare in un mondo che si sta confrontando con l’avvio di una nuova era, è rappresentata da una spinta verso una mobilità elettrica che presenta ancora numerose incognite. Lo sviluppo deve passare attraverso la diffusione delle necessarie infrastrutture, ma nella fase di transizione non deve generare svantaggi per le imprese distributrici tradizionali e allo stesso tempo deve favorire lo svecchiamento di un parco circolante attraverso interventi efficaci nel segno della neutralità tecnologica.
È Simonpaolo Buongiardino a chiarire più nel dettaglio i temi di questa seconda stagione: «Le informazioni fornite dai protagonisti della filiera dell’Automotive durante la prima edizione degli Stati Generali della Mobilità hanno dimostrato come non esista una sola risposta ai quesiti che il comparto sta affrontando: gli interventi da programmare devono essere flessibili, perché l’irrompere di nuove tecnologie, prospetta, in una visione di lungo periodo, la possibilità di poter disporre di capacità innovative, in grado di dare risposte differenti ai mutamenti necessari in tema di sostenibilità complessiva e magari senza focalizzarsi unicamente sulla scelta dell’auto elettrica, sia dal punto di vista economico sia da quello ambientale. La nostra iniziativa intende fornire attraverso il confronto e il dibattito un quadro documentato dell’attualità e una visione prospettica per il futuro. Uno strumento, dunque, di conoscenza e un contributo agli indirizzi strategici dell’operare quotidiano degli addetti ai lavori».
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