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Jaguar Land Rover già soddisfano gli standard richiesti dalla prima fase della procedura richiesta dalla normativa Real Driving Emissions (RDE), in vigore dal settembre 2018. La Range Rover Evoque nella versione D150 manuale a trazione anteriore (FWD) oggi è conforme anche ai più severi requisiti della seconda fase (RDE2). Questi stabiliscono che
le emissioni di NOx di un veicolo debbano essere inferiori o uguali ad 80mg/km. L'Evoque è quindi il primo SUV compatto ad essere certificato con più di un anno di anticipo rispetto alla prevista entrata in vigore della RDE2 nel 2020.
La certificazione anticipata è stata ottenuta grazie alle tecnologie avanzate dei motori e degli scarichi. Il sistema inietta
Diesel-Exhaust Fluid AdBlue nei gas di scarico, dove reagisce con gli ossidi d'azoto convertendoli in azoto ed acqua, per rendere i diesel Ingenium a norma Euro 6d-Final.
La progettazione a basso coefficiente di attrito dei motori assicura che le emissioni di NOx siano minimizzate durante il riscaldamento, mentre viene raggiunta la temperatura ottimale. Inoltre il sistema di post-trattamento
comprende efficienti filtri antiparticolato diesel, che catturano il 99.9% della fuliggine al passaggio dei gas di scarico.
Con le procedure RDE i nuovi veicoli vengono sottoposti ad una serie di prove che riflettono più accuratamente le condizioni di guida reale. Queste possono includere
varie combinazioni di stili di guida e variazioni di carico che tengono conto anche dei passeggeri, del bagaglio, delle partenze a freddo, del caldo, e delle strade tortuose.
Oltre alla conformità della versione D150 manuale FWD alla RDE2, sono state ottenute significative
diminuzioni delle emissioni di CO2 su tutta la gamma Evoque, grazie alle alette attive che migliorano del 14% le caratteristiche aerodinamiche. Le alette restano chiuse durante il riscaldamento del motore per consentire di raggiungere più rapidamente la temperatura operativa, o quando non è più necessario un maggiore raffreddamento - come in viaggio a velocità costante - con conseguente riduzione del coefficiente aerodinamico.
L'introduzione della tecnologia
Mild Hybrid Electric Vehicle (MHEV) diminuisce ulteriormente le emissioni, recuperando in decelerazione l'energia normalmente dispersa e redistribuendola come coppia per assistere il motore in fase di accelerazione.
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