La mobilità elettrica fa bene all'ambiente ed è sempre più interessante per gli automobilisti, ma resta il nodo delle
stazioni di ricarica. L'Italia, come molti altri Paesi, è indietro rispetto alle aspettative e agli obiettivi che si era data sullo sviluppo della
rete di ricarica nazionale. Per chi vive fuori dai grandi centri, pianificare con attenzione i propri spostamenti a lungo raggio diventa una nuova abitudine. E la ricarica notturna quotidiana, per chi ne ha bisogno, è comoda solo se si possiede
una propria stazione di ricarica.
Installarne una è semplice se si ha una casa o almeno un box di proprietà. Ma se si abita in un condominio? Allora le cose sono meno chiare. I punti chiave da sapere, spiega
Wallbox, in fondo sono pochi.
La normativa
Se la colonnina di ricarica viene installata in una zona comune del condominio, non basta informare i condomini. Bisogna, vista la
legge n.134 del 2012, rivolgersi all’amministratore di condominio per far convocare una apposita
assemblea condominiale. Durante la riunione dovrà essere presentata la domanda corredata da adeguato progetto e all’assemblea sarà richiesto di votare per raggiungere la maggioranza semplice di voti favorevoli.
Le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici potranno essere installate anche a seguito di parere negativo o di una non assunzione della richiesta da parte dell’assemblea, a patto che il condomino che decide di installare la ricarica
si faccia carico dei costi di installazione della stessa. Le spese di ricarica invece si possono condividere, se gli utenti della colonnina saranno più di uno.
A parte questa procedura, per installare in condominio una ricarica per veicoli elettrici non sono richiesti permessi specifici, ad esempio del Comune: la loro installazione è infatti libera. L’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha però imposto un
numero massimo di colonnine installabili nelle parti comuni di un condominio, che non può superare la totalità delle unità immobiliari presenti nello stesso.
Le questioni tecniche
Ogni installazione di una colonnina di ricarica
ha le sue specificità. Quando si sceglie un caricatore è importante tener conto non solo della sua utilità attuale, ma anche di quella futura. Meglio scegliere un caricatore che sappia
soddisfare le esigenze attuali e quelle future dei condòmini e dei loro veicoli. Sarà inoltre fondamentale verificare che il caricatore disponga di una certificazione di sicurezza, controllandone il grado di protezione.
Cercate una stazione di ricarica "smart"? Poche lo sono davvero, quindi attenzione ai dettagli. Una
soluzione di ricarica intelligente permette di bilanciare le fonti di energia presenti nel palazzo così che i caricatori stessi non necessitino di energia extra per alimentare il veicolo usufruendo pertanto dell’energia extra che l’edificio non utilizza.
I costi
La postazione di ricarica ha un suo costo "vivo". Poi però ci sono
diverse altre spese che vanno messe in conto. Ad esempio l’intervento di un professionista qualificato durante il processo di installazione, ed eventuali lavori accessori che questa richiede. Meglio informarsi in dettaglio sulle agevolazioni stile Superbonus 110% che possono essere, nel momento in cui si decide l'installazione, a disposizione degli interessati.
Le spese operative della colonnina di ricarica e il costo dell'elettricità consumata
possono essere condivisi tra i condomini che usufruiranno della ricarica per veicoli elettrici. Le soluzioni di ricarica intelligente possono attribuire automaticamente i costi dell'energia ai vari fruitori, e anche in questo sta la loro comodità
.
Wallbox dà maggiori dettagli in una pagina specifica dedicata all’abilitazione della ricarica elettrica in condominio
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