La joint venture tra
Siemens Austria e il produttore di elettricità
Verbund, chiamata E-Mobility Provider Austria si propone di installare 4500
stazioni di ricarica rapida per auto elettriche in tutta l’Austria entro il 2020, collocate inprossimità di stazioni di servizio o supermercati.
Gli scienziati dell’
Università Tecnica (TU) di Vienna, in collaborazione con l’Istituto Austriaco di Tecnologia (AIT) e il gestore della rete elettrica Salzburg Netz hanno esaminato gli effetti che un maggior numero di
veicoli elettrici potrebbe avere sulla rete elettrica.
L’analisi di otto reti a bassa tensione ha concluso che queste sono già oggi in grado di gestire il carico aggiuntivo dei veicoli elettrici. I ricercatori hanno anche identificato la possibilità di immagazzinare nelle batterie dei veicoli anche l’energia prodotta da
impianti fotovoltaici o eolici, se necessario.In una rete elettrica la fornitura e la richiesta di energia devono corrispondere in ogni momento.
A causa del fatto che l’
energia elettrica generata dalle celle solari o l’energia eolica non possono sempre essere a disposizione in modo continuo, potrebbero verificarsicarenze o surplus di energia. In questo caso le auto elettriche potrebbero svolgere un ruolo importante fungendo da
impianti di stoccaggio di energia, dato che il tempo di ricarica non è un fattore decisivo per l’utente di un veicolo elettrico.
“Questa opportunità può essere utile per compensare i surplus di fornitura elettrica nei momenti in cui la richiesta è bassa” commenta
Rusbeh Rezania dell’Energy Economics Group dell’Università Tecnica di Vienna. Se le energie rinnovabili venissero immesse nella rete elettrica in modo più efficace, finalizzandole alla gestione del processo di ricarica per veicoli elettrici, questo rappresenterebbe un notevole contributo alla
riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Secondo lo studio, la maggior parte delle reti a bassa tensione esistenti non avrà alcun problema a gestire il crescente numero di
veicoli elettrici durante la fase iniziale. Tuttavia, seil numero di auto elettriche aumentasse drasticamente, sarebbero necessari sistemi dicontrollo più avanzati.
“Non ci sarà necessariamente bisogno di linee elettriche supplementari, semplicemente bisognerà rendere le reti già esistenti più efficaci e “smart””. In questo modo lo stato della rete può essere determinato in qualsiasi momento e, se necessario,
il processo di ricarica può essere adattato alla situazione contingente della rete” aggiunge il ricercatore.
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