L'economia circolare entra nel vending grazie al progetto
RiVending, un
ciclo virtuoso di
recupero e riciclo di
bicchieri e
palette in plastica per distributori automatici voluto da
CONFIDA - Associazione Italiana Distribuzione Automatica,
COREPLA - Consorzio Nazionale per la Raccolta e il Recupero degli Imballaggi in Plastica,
UNIONPLAST - Unione Nazionale Industrie Trasformatrici Materie Plastiche (Federazione Gomma Plastica).
Il progetto nasce con l'idea di rendere ancor più
sostenibile il riciclo dei bicchieri di plastica utilizzati nel vending - l'attività di vendita e somministrazione di bevande e prodotti alimentari tramite distributori automatici - creando un "ciclo chiuso" conforme alle richieste dell'Unione Europea nell'ottica di una efficiente economia circolare.
"
Tutti, sempre e ovunque è il nostro impegno per massimizzare il riciclo degli imballaggi in plastica – precisa
Antonello Ciotti, Presidente COREPLA
-. Questo progetto ben si inserisce nell'ambito delle numerose iniziative che stiamo portando avanti con azioni mirate, in settori specifici, in un'ottica di vera economia circolare".
Il progetto pilota, patrocinato dal comune di Parma, è coordinato sul territorio da
FLO Spa (Fontanellato, Parma) primario produttore in Europa di bicchieri monouso. Si svolgerà con la partecipazione di
Molinari Buonristoro e
GeSA Vending, due importanti aziende di gestione di distributori automatici e col supporto di
Iren, azienda multiservizi che si occupa, anche per la provincia di Parma, del ciclo integrato di gestione dei rifiuti.
Ma come funzionerà
RiVending? I consumatori dei distributori automatici, dopo aver gustato il proprio caffè, saranno invitati a buttare bicchierino e paletta in un apposito contenitore che permetterà di
isolare il materiale plastico di cui sono fatti, dagli altri imballaggi in plastica. Questo contenitore avrà al suo interno un
sacchetto di colore
verde che sarà ritirato insieme al resto della raccolta differenziata da Iren, la società incaricata del servizio nella città di Parma. Questo ciclo virtuoso di raccolta e riciclo dei bicchierini e palette del vending permetterà innanzitutto di
semplificare il processo di selezione del materiale e di
recuperare una plastica di altissima qualità e valore con cui si potranno creare nuovi
prodotti.
L'obiettivo finale a cui tende il progetto, è però quello di trasformare
il
bicchiere usato in un
nuovo bicchiere creando così nel settore un'efficiente
economia circolare.
I bicchieri e le palette per la distribuzione automatica sono infatti
contenitori tecnici realizzati al
100% in polistirolo, un materiale che possiede le caratteristiche ottimali per garantire una corretta erogazione della bevanda all'interno del distributore. Inoltre sono prodotti utilizzati e smaltiti spesso in prossimità del distributore -quindi facilmente recuperabili- e "puliti" perché contengono per lo più residui che si possono eliminare con un semplice lavaggio.In questo modo si renderà più facile ed economica la raccolta ed il riciclo dei bicchieri rispetto a quanto fatto oggi.
"I prodotti monouso di plastica del nostro settore – precisa
Massimo Trapletti,
Presidente di CONFIDA - sono da sempre recuperati e riciclati all'interno della raccolta della plastica in quanto le locazioni in cui si consumano i nostri prodotti sono al 97% luoghi chiusi (uffici, fabbriche, università, ospedali e uffici pubblici). Ma oggi vogliamo fare un passo ulteriore in avanti, creando un circuito di recupero e riciclo separato, un circuito chiuso che possa portare in pochi anni ad una completa economia circolare".
Al progetto pilota di
RiVending hanno già aderito importanti aziende ed enti presenti sul territorio di Parma e Provincia, tra i quali
Comune di Parma,
Università di Parma, la stessa
Iren,
Barilla Spa e
Gazzetta di Parma. Una volta conclusa questa fase pilota, l'obiettivo è di estendere
RiVending all'intera città di Parma per poi interessare anche altre province del territorio italiano.Il progetto prevede in prospettiva
numeri importanti in termini di tonnellate di bicchieri e palette riciclati. Numeri che potranno essere quantificati al termine della fase pilota ma che parlano già di un progetto decisamente impattante: l'
Italia è infatti il
primo paese per numero di distributori automatici, diffusi principalmente nell'industria, seguita dagli uffici privati, dal commercio, dal mondo della scuola e delle università, dagli ospedali e dagli uffici pubblici. Un settore, quello del vending, che in Italia interessa oltre
20 milioni di consumatori ed impiega ben
35 mila persone.
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