Firenze è una realtà "particolare", che oltre a servire e supportare i propri residenti, si trova alle prese con un flusso continuo di migliaia di persone che arrivano ogni giorno per visitare i luoghi d'arte della città e che, spesso, hanno a che fare con il trasporto pubblico. Con Filippo Bonaccorsi, presidente della società che gestisce il trasporto pubblico del capoluogo toscano, affrontiamo i temi della mobilità "verde" ed ecosostenibile.
GreenCity - Quali sono i principali problemi nella gestione del trasporto pubblico in un'area metropolitana come quella di Firenze?Filippo Bonaccorsi - Il problema principale è rappresentato dalla compresenza di traffico pubblico e traffico privato: è necessario creare sempre più corsie protette per garantire tempi di percorrenza certi agli autobus, così da offrire ai passeggeri un servizio puntuale. L'amministrazione fiorentina è sensibile a questa esigenza e si sta impegnando a realizzare le corsie protette: l'ultima è stata inaugurata nella zona della stazione di Santa Maria Novella. Un problema specifico di Firenze è che spesso ci troviamo a subire le conseguenze degli incidenti che si verificano lungo l'Autostrada A1 Milano Roma: basta un tamponamento, un mezzo pesante che perde il carico e il traffico viene interamente deviato in città, mandando completamente in tilt la viabilità pubblica e privata.
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GreenCity - La tecnologia odierna mette a disposizione numerosi strumenti, hardware e software, per aiutare a monitorare e gestire i flussi di traffico. La sua azienda ha già adottato qualcuno di questi strumenti, ha in piano di adottarne nei prossimi mesi? Filippo Bonaccorsi - Stiamo installando su tutta la flotta Ataf il sistema AVM (Automatic Vehicle Monitoring) che garantirà l'esatta localizzazione dei mezzi, una comunicazione bidirezionale tra la flotta e la sala radio e l'analisi dei tempi di percorrenza: in questo modo l'azienda potrà garantire un servizio regolare e sviluppare le diverse modalità innovative di infomobilità (attraverso cioè il web, gli sms, gli avvisi alle fermate).
Entro il 2011 l'AVM sarà installato su tutti i mezzi di Ataf (circa 450) e in quella data Firenze potrà disporre anche di paline a messaggio variabile con l'indicazione dei tempi di arrivo del bus in corrispondenza delle pensiline di fermata. Ad oggi sono stati installati i primi 7 prototipi a borso bus e funzionano le prime 5 paline 'intelligenti' a messaggio variabile.
GreenCity - La sicurezza sui mezzi e nelle stazioni è un altro tema "caldo", soprattutto, ma non solo, nelle ore serali e nelle zone periferiche. Sistemi intelligenti di rilevazione delle presenze e dei flussi di persone possono essere d'aiuto nel controllare le aree di vostra competenza ed i mezzi di trasporto? Ne avete già implementato qualcuno o prevedete di farlo? Filippo Bonaccorsi - Per la sicurezza a bordo dei mezzi abbiamo installato su buona parte della flotta telecamere a circuito chiuso che, nel rispetto delle leggi sulla riservatezza, consentano di individuare eventuali responsabili di episodi di microcriminalità e vandalismo. Le registrazioni delle immagini sono ovviamente visibili soltanto alle forze di polizia. Per quanto riguarda, invece, la sicurezza in strada, monteremo presto telecamere sul muso dei bus per registrare immagini e dati su sinistri e violazioni delle corsie protette da parte dei mezzi privati.
GreenCity - In che percentuale il vostro parco automezzi è attualmente composto da mezzi a basso impatto ambientale? Su quale tecnologia state puntando? Filippo Bonaccorsi - Ataf ha recentemente varato l'operazione di rinnovo del parco mezzi più importante della sua storia: scade il 17 maggio il bando per la presentazione delle domande di partecipazione alla gara di
fornitura di 206 bus con la modalità del leasing operativo.
La nuova flotta ha un valore stimabile in circa 100 milioni di euro e nel dettaglio sarà composta da 26 bussini elettrici, 160 mezzi alimentati a gasolio conformi alle più recenti normative europee anti inquinamento, 20 mezzi con motore ibrido elettrico-gasolio.
I nuovi mini bus, o Bussini, con trazione elettrica a zero emissioniChi si aggiudicherà l'appalto, dovrà garantire oltre alla fornitura dei mezzi anche la manutenzione e la copertura assicurativa per gli otto anni previsti dall'accordo di leasing operativo. Attualmente la nostra flotta dotata è di 443 autobus: 31 (7,6%) veicoli a trazione elettrica, 147 (36,2%) a metano e 265 (56,2%) a gasolio tra i quali 86 Euro 3 con filtro anti-particolato e 179 Euro 2. Stanno per essere dismessi tutti gli EURO 0 ed EURO1.
Al posto dei vecchi autobus Euro 0 e Euro 1 in arrivo 206 bus tra elettrici, ibridi e gasolio Euro 5GreenCity - Anche una corretta gestione della manutenzione può essere d'aiuto. La vostra azienda fa uso di strumenti software in grado di monitorare e gestire i tempi e le modalità di attuazione dei piani di manutenzione periodica? Quali? Filippo Bonaccorsi - Le emissioni vengono controllate ogni 10.000 km, ad esclusione degli elettrici perché veicoli a zero emissioni. I controlli vengono effettuati secondo le disposizioni di legge e con idonee apparecchiature vengono registrati nel database della manutenzione. Nei casi le apparecchiature misurassero valori superiori a quelli permessi, i veicoli interessati vengono controllati in officina e quindi sottoposti nuovamente al controllo fino al superamento. Ataf esegue una programmazione chilometrica per la manutenzione, completamente gestita e registrata nel sistema informativo della manutenzione. Tramite tale database è possibile estrarre periodici report (mensilmente) dei principali indicatori della manutenzione.
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