Il
Gestore dei Servizi Energetici ha siglato un Protocollo d'intesa triennale con il
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l'associazione ambientalista
MAREVIVO,
CITERA (Centro di Ricerca Interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro Ambiente) dell'Università La Sapienza di Roma e l'
ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), volto alla realizzazione di un concorso internazionale di idee, con cadenza annuale, per l'ideazione di dispositivi o sistemi impiantistici alimentati da fonti rinnovabili, integrati nei contesti architettonici e paesaggistici delle isole minori italiane.
Grazie alla collaborazione fra gli enti promotori, ogni anno sarà indetto un concorso internazionale, aperto a diverse categorie di partecipanti (studenti, professionisti e imprese), con l‘obiettivo di stimolare la produzione di soluzioni progettuali per
la creazione di dispositivi o di impianti di varia grandezza e potenzialità, che sfruttino al meglio le risorse energetiche naturali, contemperando le esigenze di sviluppo locale con la valorizzazione del patrimonio paesaggistico.
Quest'anno il concorso, dal titolo "
L'energia solare per le isole minori italiane", è focalizzato sull'impiego dell'energia solare per la produzione di energia elettrica e/o termica.
È possibile partecipare inviando le proprie proposte progettuali dal 13 aprile fino al 6 settembre 2010, come indicato nel bando e nel relativo allegato, di seguito disponibili nelle versioni italiano ed inglese.
Nel mese di ottobre nella città di
Capri verranno premiati i progetti vincitori, con premi anche in denaro, differenziati per categoria di partecipanti.
Per i primi classificati tra gli studenti, inoltre, il
GSE offre l'opportunità di effettuare uno stage della durata di 6 mesi, presso le sedi di Roma, nell'ambito delle proprie attività istituzionali.
Un'ulteriore opportunità sarà offerta dall'ENEA che valuterà la possibilità di ingegnerizzare, presso i suoi laboratori di ricerca, l'idea vincente.
Il Ministero dei Beni Culturali, infine, pubblicherà i progetti vincitori sul proprio sito web, quali esempi di buone pratiche.
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