Sì dei soci di
Ianomi ai
documenti programmatici per il 2010 e il triennio 2010-2012.
Nel piano programma e nei bilanci economici di previsione annuale e pluriennale discussi e votati nell'assemblea ordinaria tenutasi venerdì 18 giugno all'Una Hotel di Cerro Maggiore, Ianomi ha tracciato le linee della propria attività, racchiuse in due numeri, gli oltre 23 milioni 400mila Euro che saranno investiti in opere nel 2010 e gli oltre 57 milioni 400mila euro nel triennio 2010-2012.
«Abbiamo predisposto un documento improntato alla concretezza -ha dichiarato il presidente Ianomi Roberto Colombo- i cui numeri sono di assoluto rilievo: opere per 23 milioni di Euro nel 2010 e per 57 milioni da qui al 2012 sono un investimento importante per il nostro territorio sotto gli aspetti
ambientale ed
economico.
Ambientale, perché interverremo sulle
reti (completamento dei collettori intercomunali, in particolare verso l'impianto di depurazione di Pero, e costruzione di tratti di fognatura comunale) e sui
depuratori (implementazione della fase dei trattamenti terziari, allineando così le strutture alle sempre più restrittive normative in materia di qualità dell'acqua, rifacimento ex novo della struttura di Parabiago).
Economico, perché questi investimenti concorrono in modo significativo a creare occasioni di
lavoro per imprese e lavoratori in un momento che permane fortemente critico».
Nel dettaglio, gli investimenti sul triennio, limitati alle voci
collettori,
fognature e
depuratori, superano i 20 milioni di Euro per la rete dei collettori (asta Groane, asta del Lura, completamento collettore Cerro Maggiore-Canegrate); i 4 milioni 300mila euro per le fognature urbane (fra cui Cesate, Bovisio Masciago e Solaro) oltre 25 milioni e mezzo per completare i depuratori (realizzazione fasi di de fosfatazione, filtrazione, disinfezione e denitrificazione a Bresso; completamento fase di denitrificazione a Canegrate, rifacimento impianto di Parabiago; a Varedo implementazione trattamenti biologici, sedimentazione finale, realizzazione interventi di mitigazione ambientale).
Per Varedo, in alternativa a queste opere, è allo studio degli enti locali la ricollocazione e contestuale ricostruzione dell'impianto.
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