In alcune delle città economicamente più importanti del mondo lo spostamento quotidiano dei
pendolari è più lungo e più snervante di quanto fosse possibile immaginare, rispecchiando l'incapacità dell'
infrastruttura dei trasporti di tenere il passo con l'attività economica: è quanto emerge dal primo studio globale di
IBM sui problemi del
pendolarismo (Commuter Pain Study).
IBM ha intervistato 8.192 automobilisti, in 20 città di cinque continenti, la maggior parte dei quali ha affermato che il
traffico è peggiorato negli ultimi tre anni.
Per la maggior parte delle città oggi in
via di sviluppo, la congestione è un fenomeno relativamente recente, in connessione con il raggiungimento di una fiorente
crescita economica negli ultimi due decenni.
Contrariamente a ciò, il traffico di città come New York, Los Angeles o Londra si è sviluppato gradualmente col passare di decenni, fornendo agli esperti del territorio più tempo e risorse per risolvere eventuali problemi.
Ad esempio, la classe media in Cina sta crescendo velocemente, secondo i dati di vendita di nuove auto immatricolate a Pechino nei primi 4 mesi del 2010, con una crescita del 23,8% corrispondente a 248.000 unità, questo secondo i dati comunicati dall'ufficio comunale delle tasse di Pechino.
Pare che il totale degli investimenti della città cinese nel suo sistema di trasporto sotterraneo supererà i 331.200 miliardi di yuan entro il 2015, visti i loro piani di raddoppiare le dimensioni attuali della rete metropolitana - questo secondo le indicazioni rilasciate dal "Beijing Infrastructure Investment Co". La città ha in programma investimenti di 80 miliardi di yuan nel 2010 nella costruzione della propria
infrastruttura dei trasporti.
Lo studio offre alcune note positive: il 48% degli automobilisti intervistati a
Pechino ha riscontrato un miglioramento del traffico negli ultimi 3 anni – dato più alto della ricerca – favorito da importanti iniziative implementate per migliorare la rete dei trasporti cittadina.Inoltre, il viaggio dei pendolari a
Stoccolma appare – se non piacevole – almeno in gran parte privo di fastidi.
Solo il 14% degli automobilisti di Stoccolma intervistati afferma che il traffico stradale ha influito negativamente sulle prestazioni lavorative o scolastiche.
Nel complesso, lo studio traccia un quadro dei pendolari delle aree metropolitane in molte città, che faticano ad andare e tornare dal lavoro ogni giorno. Ad esempio, il 57% di tutti gli intervistati afferma che il traffico stradale ha influito negativamente sulla propria
salute, ma la percentuale sale al 96% a Nuova Delhi e al 95% a Pechino.Analogamente, il 29% complessivamente afferma che il traffico stradale ha influito negativamente
sulle
prestazioni lavorative o
scolastiche, ma tale percentuale sale all'84% a Pechino, al 62% a Nuova Delhi e al 56% a Città del Messico.
Mosca si è distinta per la durata degli ingorghi di traffico. Alla domanda sulla durata del peggiore ingorgo incontrato negli ultimi tre anni, gli automobilisti hanno segnalato un ritardo medio di due ore e mezza.
La Commuter Pain Survey è stata condotta da IBM per comprendere meglio che cosa pensano i consumatori della
congestione del traffico, in un momento in cui il problema assume le dimensioni di
crisi a livello nazionale e gli alti
livelli di emissioni delle auto destano preoccupazioni per l'ambiente.
Questi eventi influiscono sulle
comunità in tutto il mondo, dove le pubbliche amministrazioni, i cittadini e le organizzazioni del settore privato guardano oltre i rimedi tradizionali, come la creazione di nuove strade e un maggiore accesso al trasporto pubblico, per invertire l'
impatto negativo dell'aumento della congestione del traffico.
I risultati della Commuter Pain Survey saranno utilizzati per valutare i timori dei
cittadini riguardo al traffico e le problematiche dei pendolari; per espandere soluzioni quali pedaggi automatizzati, previsioni del traffico in tempo reale, pedaggi per l'ingresso in città e pianificazione intelligente degli itinerari; e per servire da base per sperimentare approcci innovativi alla riduzione del
traffico.
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