É stata presentata a Roma questa mattina, presso la Federazione nazionale della stampa italiana l'ottava edizione di
Terra Futura, mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, che si svolgerà
dal 20 al 22 maggio alla Fortezza da Basso a
Firenze.
Terra Futura è promossa e organizzata da Fondazione culturale Responsabilità Etica Onlus per il sistema
Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell'economia sociale, in collaborazione con
Acli,
Arci,
Caritas Italiana,
Cisl,
Fiera delle Utopie Concrete e
Legambiente.
Terra Futura, quest'anno mette al centro la "
Cura dei beni comuni" come esercizio di democrazia e pratica di cittadinanza attiva, contro la globalizzazione selvaggia e l'individualismo sfrenato.
Nel Rapporto 2010 sulla libertà di informazione dell'Unesco, figuriamo
75simi sui 196 Stati in esame: siamo un Paese "
parzialmente libero", dunque parzialmente democratico.
La libertà di informazione è uno dei grandi presidi per la tutela dei beni pubblici. Al contrario, le recenti vicende referendarie hanno testimoniato il bavaglio imposto ai media, nella speranza che i cittadini non discutano di beni essenziali come acqua o energia e si dimentichino del referendum, strumento decisivo per la qualità della democrazia.
Terra Futura lavora anche affinché ognuno si senta chiamato a partecipare immaginando forme nuove di cura dei beni comuni, che debbono essere non solo nella disponibilità di tutti, ma anche gestiti dalla società civile.
Mettere in forse il referendum significa ridiscutere il diritto di voto e partecipazione dei cittadini.
Il referendum sull'acqua pubblica è stato chiesto da
un milione quattrocentomila cittadini, contro la soglia delle cinquecentomila sufficienti. La
risposta di politica e istituzioni è non solo insoddisfacente, ma addirittura deprimente: cercano di depotenziare questo appuntamento di partecipazione popolare, oscurandolo in ogni modo. Solo ieri sera infatti, con una settimana di ritardo rispetto alla scadenza di legge, la
Commissione di Vigilanza Rai ha approvato il regolamento sulle trasmissioni televisive sul referendum; e questo per la reiterata volontà da parte di alcune forze politiche di far mancare il numero legale della Commissione.
Alla Fortezza da Basso, un ampio
panorama delle buone pratiche già esistenti e sperimentate nelle nostre città e sui territori.
Nella rassegna espositiva, articolata in
13 diverse sezioni tematiche, numerosi i settori rappresentati: tutela dell'ambiente, energie alternative, finanza etica, commercio equo, agricoltura biologica, edilizia e mobilità sostenibili, turismo responsabile, e ancora consumo critico, welfare, impegno per la pace, solidarietà sociale cittadinanza attiva e partecipazione. Un mondo che sa produrre nuova economia e generare occupazione. L'evento propone anche un programma culturale di seminari, dibattiti e convegni con esperti e testimoni dei diversi ambiti; e ancora numerosi workshop e laboratori, per far sperimentare ai visitatori come sia possibile declinare la sostenibilità a partire dal quotidiano di ciascuno.
Circa
600 le aree espositive e oltre
5000 enti rappresentati;
280 gli
appuntamenti culturali che vedranno l'intervento di quasi
1000 relatori.
Tra i progetti speciali di Terra Futura: la Borsa delle Imprese Responsabili, incontri one to one per favorire nuove opportunità di green&social business per tutti gli attori di sistema (pubblico, privato eticamente orientato e non profit), il Premio Architettura e Sostenibilità e Terra Futura per la Scuola.
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