Al via la quarta edizione del Giretto d'Italia promosso da Legambiente, Città in Bici e FIAB
Pubblicato il: 19/09/2014
Autore: Redazione GreenCity
Venerdì 19 settembre, gli 11 comuni invitati si sfideranno a colpi di pedale Check-point nelle strade per contare quante persone usano la bici per gli spostamenti quotidiani.
E’ la grande giornata del Giretto d’Italia, il campionato nazionale di ciclabilità urbana promosso da Legambiente, Città in Bici (Coordinamento Nazionale Uffici Biciclette - A21Italy) e FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) per favorire la mobilità ciclistica in città. Undici comuni si sfideranno oggi a colpi di pedale contando quante persone si spostano in bici, grazie ad appositi varchi allestiti per le strade.
L’iniziativa è inserita all’interno della “settimana europea della mobilità sostenibile” che si concluderà il prossimo 22 settembre (www.settimanaeuropea.it) e fa parte a tutti gli effetti del circuito VeloLove, il festival permanente dei ciclisti urbani (www.velolove.it).Le città invitate dagli organizzatori a misurarsi nella “gara” sono quest’anno: BOLOGNA, BOLZANO, CARPI, FERRARA, GENOVA, PADOVA, PESARO, RAVENNA, REGGIO EMILIA, TORINO, TRENTO. Tutte, per due ore a scelta nella fascia oraria tra le 7.30 e le 11.30, monitoreranno il passaggio di coloro che avranno scelto la bicicletta per gli spostamenti quotidiani. A vincere saranno i centri che segnaleranno il maggior numero assoluto di ciclisti.
Pur non avendo alcuna pretesa scientifica – dichiarano gli organizzatori – il Giretto d’Italia si propone di rendere visibile il traffico ciclistico delle città italiane che normalmente non è misurato nelle indagini statistiche sullo stato della mobilità, fornendo quei dati sugli spostamenti in bicicletta, ovviamente simbolici, che però spesso mancano e invece sarebbero utili in sede di programmazione e pianificazione della mobilità urbana. Anche per questi motivi abbiamo scelto, visto il successo di partecipazione delle precedenti edizioni, di inserire l’iniziativa all’interno della settimana europea della mobilità sostenibile, dando alla giornata un significato più profondo e “istituzionale”. Il trasporto ciclistico ha delle potenzialità notevoli ancora inespresse. Se il 60% degli spostamenti quotidiani degli italiani non supera i 5 Km, come dichiarato alcuni anni fa dalla Consulta Nazionale sulla Sicurezza Stradale, e se ogni auto circola mediamente 2 ore al giorno rimanendo ferma da qualche parte nelle rimanenti 22 ore, è facile comprendere come politiche adeguate a favore della mobilità ciclistica potrebbero facilmente spostare quel 60% di percentuale modale dal trasporto motorizzato verso quello non motorizzato e di colpo liberare sia le nostre città dalle auto e dagli ingombri, ma anche l’aria dai gas di scarico inquinanti. Inoltre, si farebbe promozione della salute pubblica abituando i cittadini all’attività motoria”.
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