Il 24 febbraio l’organizzazione internazionale Animal Equality ha proiettato sulla facciata del Colosseo un appello urgente rivolto ai ministri dell’Agricoltura, della Salute e del Made in Italy per chiedere di rendere effettivo il divieto promulgato nel 2022 che vieta l’uccisione dei pulcini maschi nell’industria delle uova. Di recente, l’Onorevole Eleonora Evi ha presentato una nuova interrogazione rivolta al governo chiedendo in che modo intenda supportare gli incubatoi nella transizione e con quali tempistiche emanerà i provvedimenti mancanti.
A seguito della proiezione realizzata da Animal Equality a Roma, sul monumento simbolo della Capitale, l’On. Eleonora Evi è intervenuta alla Camera denunciando l’inazione del governo, che tarda a pubblicare i provvedimenti mancanti necessari per attuare concretamente la legge che mira a vietare definitivamente entro il 2026 l’uccisione dei pulcini maschi in Italia.
“Morire triturati vivi: trenta milioni di pulcini fanno questa fine atroce perché sono considerati uno scarto. Nell’epoca della produzione alimentare industriale intensiva e insostenibile, la vita di un essere vivente non ha alcun valore se non ha una funzione precisa nella macchina infernale di produzione e quindi questi animali possono essere uccisi. Questa strage continua anche oggi, nel 2025, nonostante ben tre anni fa sia stata votata una legge per fermare questo orrore, perché mancano i decreti attuativi. Il Colosseo illuminato aveva un messaggio chiaro diretto ai Ministri Lollobrigida, Schillaci e Urso per rinfrescare loro la memoria, per chiedere di tenere fede agli impegni della legge del 2022 e porre fine a questa strage assurda e inutile, considerate anche le tecnologie che sono a disposizione oggi per evitarla” ha dichiarato l’On. Evi.
In particolare, nell’interrogazione depositata, la deputata chiede quali iniziative il Ministero dell’Agricoltura intenda assumere per sostenere finanziariamente gli operatori del settore al fine di aggiornare i processi produttivi introducendo le tecnologie più performanti e con quali tempistiche verranno adottati i provvedimenti attuativi.
L’interrogazione depositata dall’On. Evi si aggiunge all’interrogazione depositata lo scorso anno dagli Onorevoli M5S Alessandro Caramiello, Sergio Costa e Susanna Cherchi per sollecitare una risposta del governo sui provvedimenti in sospeso. Animal Equality ha inoltre denunciato più volte il mancato intervento del governo, anche attraverso delle manifestazioni condotte davanti ai ministeri nel 2024.
A seguito della proiezione sul Colosseo, l’organizzazione ha pubblicato un manifesto per rinnovare il proprio messaggio alle istituzioni: “La strage dei pulcini maschi deve finire, ora”. Tra i sostenitori del manifesto ci sono la cantautrice Giorgia, la campionessa olimpica Federica Pellegrini, il divulgatore scientifico Mario Tozzi, il giornalista Andrea Scanzi e la giornalista Giulia Innocenzi, che ha dichiarato: “L’uccisione dei pulcini maschi è una barbarie medievale in salsa industriale. Questa pratica è una delle più grandi aberrazioni dell'industria zootecnica e l’Italia deve mettere una fine il prima possibile”.
“L’industria alimentare considera i pulcini maschi come scarti di produzione e per questo motivo li abbatte poche ore dopo averli fatti nascere. Migliaia di cittadini hanno sottoscritto una petizione contro questa pratica e il parlamento ha votato una legge, ormai quasi tre anni fa, in linea con i divieti stabiliti anche in Francia, Germania e Olanda. Da parte del governo italiano i ritardi nella pubblicazione dei provvedimenti sono gravi: evitare la loro emanazione tradisce la fiducia delle persone, viola un mandato preciso del legislatore e legittima un sistema che sfrutta e uccide gli animali a scopo alimentare quando invece potrebbe e dovrebbe evitarlo” afferma Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia.
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