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La mobilità in sharing si amplia a Milano: più scooter e biciclette, e arriva la micromobilità

Pubblicato il: 27/09/2019
Autore: Redazione GreenCity
La sharing mobility è a Milano una realtà consolidata che in questi anni ha favorito l’utilizzo del trasporto pubblico e la diminuzione dei mezzi privati a favore della qualità della mobilità e dell’ambiente.
Milano incentiva la mobilità elettrica e condivisa e definisce regole chiare per l’utilizzo dei mezzi in sharing. Sono state approvate dalla Giunta milanese infatti le linee guida che consentono di avviare la sperimentazione dello sharing della micromobilità elettrica e proseguire con lo sharing di scooter e biciclette a flusso libero all’interno di un sistema di regole stringenti per le aziende e per i soggetti interessati a fornire il servizio in città.
Fra le innovazioni introdotte per lo scooter sharing, il vincolo di una flotta interamente elettrica dal 1° gennaio 2020; per quanto riguarda le bici a stallo libero, l’aumento della flotta fino a 16mila biciclette anche a pedalata assistita.
Al fine di governare meglio il fenomeno, le linee guida della sperimentazione sulla micromobilità elettrica definiscono il numero massimo di 2mila monopattini in città: tutti i veicoli dovranno essere dotati di luci, numero identificativo e limitatori di velocità.
Inoltre in tutta la città i monopattini  potranno sostare esclusivamente negli stalli di sosta dedicati alle biciclette o a lato strada, dove non sia espressamente vietato e comunque sempre secondo le regole del codice della strada. Nella Cerchia dei Navigli, dove non esiste sosta libera, i monopattini potranno attivare e chiudere il noleggio solo negli stalli sosta attraverso sistemi tecnologici realizzati a cura delle società di gestione.Attualmente a Milano vi sono oltre 32mila stalli per la sosta delle biciclette in tutta la città. In particolare nella Cerchia dei Navigli si contano 4.300 stalli; all’esterno del Municipio 1, nelle aree adiacenti le fermate della metropolitana, sono 6.900 e lungo le piste ciclabili sono 3.350. Questi numeri sono in continuo aggiornamento per nuove installazioni in corso che terranno conto anche dell’introduzione dei nuovi veicoli.
Per quanto riguarda le biciclette in condivisione a stallo libero le nuove linee guida prevedono altri tre anni di sperimentazione e un ampliamento della flotta totale presente in città fino a 16mila veicoli in totale e fra queste sono previste anche biciclette elettriche a pedalata assistita.  
Per quanto riguarda gli scooter il nuovo bando prevede che dal 1° gennaio 2020 potranno essere solo elettrici (ad oggi le flotte di scooter esistenti contano circa 1.470 veicoli suddivisi fra 5 operatori).
L’avviso pubblico per lo sharing avrà finestre temporali mensili. Dovranno presentare certificazione di sottoscrizione di adeguata polizza assicurativa, garantire il servizio di call-center, pronto intervento e controllo dei dispositivi con personale pronto a rimuoverli o spostarli entro le 24 ore dalla segnalazione in caso di disservizio, abbandono o posteggio irregolare, pena la rimozione da parte del Comune con imputazione dei costi a carico del gestore. Il servizio dovrà essere attivo 365 giorni e disponibile 24 ore su 24. 
Per ogni monopattino o bicicletta in strada i gestori dovranno investire 10 euro all’anno in comunicazione e informazione agli utenti sulle regole di utilizzo e del codice della strada, anche in forma condivisa con l’Amministrazione e gli altri gestori e 100 euro annui per ogni scooter. Inoltre per ogni monopattino elettrico e bicicletta sarà necessario depositare una cauzione una tantum (sotto forma di fideiussione) di 25 euro o di 50 euro per ogni scooter, a garanzia degli eventuali interventi di rimozione effettuati dall’Amministrazione e al Comune dovrà essere versato un contributo di 8 euro per ogni monopattino o bicicletta quale contributo all’uso degli spazi pubblici. Il contributo scende a 3 euro per le biciclette elettriche al fine di incentivarne l’introduzione.

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Categorie: Mobilità

Tag: Mobilità

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