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Confartigianato: no a latte in polvere nei formaggi

Pubblicato il: 09/07/2015
Autore: Redazione GreenCity
L’Ue ha chiesto all’Italia di cancellare la norma vieta l’utilizzo di latte in polvere per la produzione di formaggi e derivati.
“Qualità degli alimenti, rispetto delle tradizioni produttive, chiarezza di informazione ai consumatori non sembrano stare a cuore all’Unione europea”. Lo dichiara Salvatore Bellopede, Presidente di Confartigianato Caseari, commentando la richiesta dell’Ue all’Italia di cancellare la norma che finora ha vietato nel nostro Paese l’utilizzo di latte in polvere per la produzione di formaggi e derivati.
“Si tratta – sottolinea Bellopede – di un grave attacco alla tradizione agroalimentare made in Italy che ha nella produzione di formaggi un settore di punta apprezzato in Italia e all’estero e nel quale operano 2.000 imprese artigiane. L’Italia è leader tra i Paesi europei per il numero di formaggi di qualità con marchio DOP, IGP e STG: ben 47, i cui disciplinari di produzione, se venisse accolta la richiesta dell’Ue, potrebbero essere modificati a tutto svantaggio dei consumatori”.
“Chiediamo al Governo italiano di difendere questo nostro patrimonio produttivo. Le norme in materia alimentare – sottolinea il Presidente Bellopede – devono tendere a standard elevati e non piegare al ribasso, come già avvenuto per altri prodotti enogastronomici pregiati. I prodotti di qualità, preparati con ingredienti selezionati e secondo procedimenti tradizionali migliorati nel corso degli anni dalle capacità degli artigiani, non devono infatti, in nessun modo essere equiparati a quelli che sono invece veri e propri surrogati”.

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